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Terzo trimestre, aumenta il numero di nuove imprese. Però…

Durante il trimestre estivo, il sistema imprenditoriale italiano ha mostrato una lieve ripresa, con un aumento delle aperture di attività e una diminuzione delle chiusure rispetto al 2022. Sono dati che emergono dal Registro delle imprese delle Camere di Commercio – sulla base di Movimprese, l’analisi trimestrale condotta da Unioncamere e InfoCamere.
L’analisi ha infatti  rilevato un saldo positivo di 15.407 attività economiche, corrispondente a una crescita dello 0,26% rispetto alla fine di giugno. Questo saldo è calcolato come la differenza tra le 59.236 nuove iscrizioni e le 43.829 cessazioni di attività.

Una dinamica col freno tirato

Tuttavia, in termini assoluti, questa crescita riflette una vitalità contenuta del sistema imprenditoriale, con il saldo al di sotto della media degli ultimi dieci anni.
Le regioni e le macro-aree del Paese hanno tutte registrato un segno positivo, con il Lazio in evidenza per una crescita dello 0,44% rispetto al trimestre precedente, grazie soprattutto a Roma (+0,5%).

La Lombardia ha mostrato l’espansione maggiore della base imprenditoriale con 3.334 nuove imprese, corrispondente a una crescita dello 0,35%. Anche Milano ha contribuito positivamente con un aumento dello 0,49%.
Il settore delle costruzioni ha rappresentato quasi un quarto del saldo positivo, con un incremento dello 0,5%, mentre le attività professionali, scientifiche e tecniche hanno registrato un aumento del 1,1%, corrispondente a 2.597 nuove attività nel trimestre. Le attività di alloggio e ristorazione hanno registrato un incremento del 0,62% con 2.825 nuove unità.

Commercio e manifatturiero così così 

Al contrario, i settori del commercio e delle attività manifatturiere hanno mostrato tassi di crescita inferiori allo 0,1%. L’agricoltura, silvicoltura e pesca è stato l’unico settore a registrare una diminuzione (-0,1%).

Le forme organizzative più diffuse

Nel trimestre in oggetto, una delle forme organizzative più dinamiche è stata quella delle società di capitale, con un tasso di crescita del 0,68% e un saldo positivo di 12.658 unità, rappresentando l’82% dell’intero saldo trimestrale.
L’impresa individuale è rimasta la forma organizzativa principale scelta dai nuovi imprenditori, con 35.531 iscrizioni nel trimestre, ma ha contribuito al bilancio trimestrale con sole 3.935 unità, corrispondente a una crescita del 0,13% a fronte delle 31.596 chiusure registrate nello stesso periodo. Insomma, per fortuna si è assistito a una certa vitalità imprenditoriale nel terzo trimestre 2023, ma si può fare di più!

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