Categorie
Varie attualità

Festa della Mamma: cosa pensano gli italiani su genitorialità e maternità surrogata?

Quali sono le opinioni degli italiani sul ruolo delle mamme e sul tema della genitorialità? Quanto è importante oggi realizzarsi attraverso la famiglia? E come sono cambiante le mamme di oggi rispetto al passato? Risponde Ipsos con un sondaggio condotto in occasione della Festa della Mamma 2023. Se anche oggi diventare genitore è considerato uno step importante della vita, non per tutti è fondamentale per sentirsi realizzati. Infatti, il 41% del campione considera diventare genitori abbastanza importante, anche se ci si può realizzare in altri modi. In particolare, le generazioni Boomers e Silent, soprattutto le madri over50. Tra queste la percentuale sale addirittura al 57%. Ma il 31% del campione, soprattutto i papà (38% tra under50, 46% tra over50), attribuisce alla genitorialità un’importanza ancora maggiore per la realizzazione personale.

Meglio le mamme di oggi o del passato? 

Di contro, il 28% considera poco importante o addirittura irrilevante l’esser genitori per sentirsi realizzati. Soprattutto GenZ e Millennials, prevalentemente al Nord, e ancora, tra laureati e non credenti. Nel confronto tra mamme di oggi e mamme del passato emerge in generale un atteggiamento critico verso le prime. La maggioranza è infatti convinta che oggi le mamme siano più permissive (82%), meno capaci di trasmettere valori ed educazione ai figli (74%), più stanche, indifferenti e passive (60%), e più in conflitto con i figli (54%). Gli unici tratti positivi riguardano la maggiore informazione sulla vita dei figli e dei loro coetanei (52%), e il maggiore aiuto da parte del partner (70%).

Maternità surrogata: favorevoli, ma con tante incertezze

La questione più ‘calda’ dal punto di vista del dibattito politico è la maternità surrogata. Ipsos non registra tanto le opinioni sulla pratica in sé quanto sull’opportunità di registrare come figli di entrambi i genitori i figli nati all’estero tramite questo sistema, laddove questo sia consentito, una volta rientrati in Italia. Su questo aspetto specifico, recentemente al centro delle polemiche politiche, gli italiani mostrano un atteggiamento tendenzialmente favorevole. Il 40% si dichiara favorevole alla registrazione, ma oltre un italiano su tre (36%) non riesce a esprimersi. A essere contrario è il 24%.
Si rileva poi una differenza sensibile tra uomini e donne, indifferentemente dall’età e dall’essere o meno genitori. I pareri favorevoli salgono al 44% tra le donne, mentre si fermano al 35% tra gli uomini.

Pareri correlati all’orientamento politico 

Non sorprende, poi, che le opinioni sul tema risultino molto correlate all’orientamento politico degli intervistati. Tra chi si colloca a destra o nell’estrema destra la quota dei favorevoli passa in minoranza (26%) e prevalgono i contrari (45%), mentre a sinistra o nel centrosinistra le posizioni favorevoli sono decisamente più marcate (rispettivamente 55% e 56%).
Da notare che anche tra chi dichiara di collocarsi politicamente al centro o nel centrodestra prevalgono, seppur di poco, i pareri favorevoli (rispettivamente 38% e 37%) su quelli contrari (34% e 27%). Segno di un atteggiamento trasversalmente aperto verso queste ipotesi, pur nell’incertezza testimoniata dal grande numero di opinioni incerte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *