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Il ruolo degli influencer per la Generazione Z

Per i ragazzi tra i 18 e i 24 anni gli influencer hanno un ruolo importante nello scoprire nuovi brand e prodotti. A discapito della giovane età, i giovani della Generazione Z sono “autocentrati” ma al tempo stesso responsabili, fiduciosi nella tecnologia ma diffidenti sulle questioni della privacy. Ma non tutti i ragazzi hanno lo stesso approccio al consumo: c’è chi cerca un appagamento personale e chi esibisce prodotti e servizi come marcatore sociale. Sulla base dei differenti bisogni, aspettative e comportamenti di acquisto, una ricerca di Buzzoole, in collaborazione con Koniqa, ha identificato sette profili rappresentativi dei GenZ italiani: leader, narcisista, attivista, classico, funzionale, affettivo ed edonista.

Leader, narcisista, attivista o old fashioned?

Il leader (25%) è il cluster più numeroso. Dotato di buona capacità di spesa e di un livello di scolarizzazione medio basso, ha come pulsione principale il bisogno di successo e di dominio sugli altri. Per gli acquisti si affida a influencer competenti nel proprio settore. Per il narcisista (21%) il motore emotivo è l’autoaffermazione personale, e per gli acquisti si affida a influencer che hanno molti follower. L’attivista (17%) invece è caratterizzato da un forte senso etico e ha un forte senso di responsabilità: acquista prodotti che ispirano fiducia sulla sostenibilità.

L’old Fashion (15%) è uno dei cluster di età più giovane (18-19 anni) e a prevalenza maschile. Tradizionalista, mostra scarso interesse verso le innovazioni. Cultore di prodotti vintage, per scoprire nuove marche e tendenze si affida agli influencer preferiti.

Il funzionale, l’affettivo e l’edonista

Quanto al funzionale (11%), è di età media elevata e vive principalmente in grandi città metropolitane. Per lui gli acquisti hanno una forte componente razionale e di incubazione-ponderazione. Confronta sempre i prezzi e legge le recensioni prima di acquistare qualcosa.

L’affettivo (7%), al contrario, ha bisogno di affettività e ha una generale pulsione gregaria che scaturisce dal desiderio di sentirsi accettato. Si affida a influencer competenti nel proprio settore. L’edonista (5%) è a metà tra la ricerca di rassicurazione e il narcisismo. Mediamente più adulto (24 anni), è caratterizzato da un forte bisogno di fuga-rimozione dai problemi, che mette in pratica attraverso meccanismi di consumo per auto-gratificazione. Le marche preferite sono quelle che migliorano la sua vita nel quotidiano.

La “prova sul campo” è fondamentale anche per questa generazione 

Per la Genz le informazioni più rilevanti per la scelta di un prodotto o di un servizio sono quelle che arrivano dai propri pari: recensioni online (75%), passaparola (74%), foto e opinioni sui social network (70%). La voce ufficiale dei brand per loro continua a essere rilevante, sebbene le informazioni fornite su sito, pagine social e rivenditori siano messe a confronto con la voce autorevole di esperti (67%), blogger (66%), influencer (58%) e siti di comparazione prezzi (68%).  Ma nonostante un processo sempre più digitalizzato, riporta Ansa, il prodotto e la “prova sul campo” si confermano fondamentali anche per questa generazione (68%), consegnando al punto vendita un rinnovato vigore.

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