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Anche in lockdown, mai senza birra: la beve un italiano su due

Tra i grandi amori gastronomici degli italiani, insieme al caffè, alla pasta e alla pizza, c’è anche la birra. Lo rivela la ricerca condotta a fine settembre dall’Istituto Piepoli per Osservatorio Birra, che conferma come la birra venga consumata soprattutto in compagnia della famiglia (66%) e rappresenti la bevanda della convivialità per un italiano su due. Tanto che moltissimi la scelgono anche per brindisi, in presenza e a distanza in videochat. Secondo l’indagine, la socialità resta importante per 8 italiani su 10, ma 7 su 10 sanno che niente sarà più come prima e che lo stare con gli altri andrà riconquistato in sicurezza. E i nostri connazionali hanno già recepito le indicazioni delle Istituzioni per una “nuova normalità” nei momenti conviviali: mai senza mascherina (65%), per rispettare noi e gli altri, alla giusta distanza (52%) e se possibile all’aperto (19%). Gli italiani prevedono poi un forte impatto di regole ferree soprattutto nei locali al chiuso (39%) e pensano di risolvere il problema selezionando gli amici e restringendo la cerchia di quelli da frequentare con maggiore frequenza (30%). Ma per quante incognite ci siano ancora oggi, per tutti o quasi (93%), anche in futuro, ci sarà sempre spazio per godersi, in sicurezza, una birra in compagnia.

Si conferma l’approccio consapevole

Oltre a rispettare le regole imposte dall’emergenza sanitaria, gli italiani adottano un atteggiamento consapevole anche quando si tratta di consumo di birra. Infatti la bevanda viene bevuta principalmente a cena (74%) e nel dopocena (19%). Però si confermano in crescita rispetto al passato anche altri momenti, come il pranzo (10%) e l’aperitivo (14%). Il consumo a pasto guida anche la ripresa della birra nel fuori casa, dove pizzerie (46%) e ristoranti (30%) precedono pub (29%), bar (27%) e altre tipologie di locali (10%).

La più consumata insieme all’acqua

Ancora, dall’indagine si scopre che la birra è stata per il 71% degli italiani la bevanda più consumata nelle settimane di lockdown “duro” in casa e nei mesi di libertà successivi, assieme all’acqua (71%) e davanti a caffè (69%), tè (41%), vino rosso (39%) e bibite gassate (34%).  E per quanto riguarda le preferenze? I nostri connazionali amano le chiare classiche (79%), ma dai giorni del lockdown a oggi sono molto cresciute le speciali (44%, rispetto al 30% dei mesi di chiusura in casa). Effetto, probabilmente, di un’attitudine a provare nuove tipologie o birre speciali che in quel periodo ha interessato il 35% degli italiani, con punte del 43% tra i giovani. In particolare, si sono fatte apprezzare le birre regionali e quelle legate al territorio.

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